Accendi la musica, lasciala di sottofondo e leggimi.
E' da giorni che mi ronzano in testa queste parole, perché sono un essere umano anch'io e non lo voglio nascondere. Sto provando molto dolore misto all'amore e mi sto mettendo a dura prova.
Lo provo, lo ammetto e lo affronto.
Non ho intenzione di congelarlo; prima o poi si scongelerebbe.
Non penso di evitarlo; prima o poi mi ritroverebbe.
Non voglio scappare e chiudere i conti; non è da me e non lo desidero.
Ovviamente come ogni essere umano, devo fare i conti con l'avere un'ossessione (in senso positivo).
Anch'io ho la mente esclusivamente occupata da un solo pensiero: la cosa per me più importante.
Quindi sto cercando di sfruttare questo periodo in modo proficuo concentrandomi su me, la mia psiche e riordinando la mia vita. Infatti, si nota che ultimamente la mia casa è "TROPPO POCO" trascurata;
ogni due per tre mi invento qualche bonsai da creare, piante da moltiplicare per talea, e semini da far germogliare.
(Concentrarmi sulla cura e la nascita di altre vite si è rivelato abbastanza terapeutico.)
Poi non manca la cucina e manicaretti da fare, nuove ricette da provare;
non dimentichiamoci dello studio e delle letture.
Questo serve perché è un modo di reagire e trascinare avanti la propria vita senza rotolare.
Ma non significa scappare e non affrontare la questione, solo tenersi attivi per svagare la mente altrimenti quella inizia a pensare solo al solito ritornello tutto il tempo, e si finisce in un angolino a girarsi i pollici senza trovare soluzioni, o peggio ancora, pensando alle poche soluzioni possibili - e con un minimo di esperienza in più - si è bloccati perché si riconosce che semplicemente bisogna attendere e pazientare per "il momento adatto in cui agire".
E se non si reagisce ci si ritrova a essere come la "gattara maniaca dell'accumulo di spazzatura" dei Simpson...
Ognuno ha il proprio modo di farlo.
Devo fare una pausa che per quanto piccola, per me è davvero importante perché è dedicata alle persone che mi sono continuamente vicine nonostante tutto quello che passiamo, e siccome so di essere abbastanza "invadente" in questo periodo, spero che li lascerò presto in pace.
Ma nel frattempo che mi sopportano, almeno un enorme e pubblico GRAZIE che si meritano in pieno K. A. M. ed E. lo dovranno accettare! Per tutto: ogni singola sillaba detta ed ascoltata.
E il mio ringraziamento non sarebbe completo se non includessi l'amore per me più importante: un enorme GRAZIE per tutto (che non è mai stato sottovalutato, anche se forse non l'ho sempre dimostrato bene) a questa persona.
Credo troppo nell'amore anche se non sempre è facile, anzi penso proprio che quando sia reale (e non una semplice sbandata) è più difficile da affrontare, non per il dolore della perdita quanto tutto quello che si passa prima dell'eventuale rottura, oltre i tira e molla che si creano nel rapporto.
Nonostante io stia passando un momento pessimo con l'amore più importante che ho incontrato sul mio cammino, nonostante io non sappia se finirà, come o se si risolverà, non posso e non riesco rinunciare a credere nell'amore.
Fa parte di me sin da piccola la convinzione dell'esistenza del vero e puro amore, come se l'avessi già sperimentato e conosciuto, si trattava solo di ritrovarlo per la mia mente ingenua e impaziente di scoprire il mondo di allora. Eppure in famiglia o a scuola non ho avuto nessun esempio che mi facesse credere in ciò, non ho mai avuto la prova della sua esistenza se non fino al momento in cui - ormai già
abbastanza cresciuta - conobbi una coppia strepitosa che ti contagia con il suo amore. Quella per me fu solo il riscontro che attendevo. Ricordo di aver pensato "Eccolo! allora esiste! Avevo ragione a crederci!".
(Tra l'altro nello stesso periodo ho conosciuto "Il Mio Giardiniere" - d'ora in poi lo chiamerò così essendo La Rosa Bianca, è scontato ma almeno gli dona una forma per chi legge.)
E nel tempo ho sperimentato lo stesso amore, e l'ho visto negli occhi e nei gesti dei miei amici.
Chiamatemi pure inguaribile romantica o sognatrice illusa, ognuno ha diritto di avere il proprio punto di vista e ognuno parla per la propria esperienza, non me la prenderò con voi non avrebbe senso, anzi rispetterò il vostro parere a patto che rispetterete il mio.
Se invece sentite nel profondo di voi che una piccola scintilla è scattata, accuditela e fatela crescere con moderazione. Se si sa imparare dai propri errori, si può anche imparare a vivere credendo in qualcosa di bello. A volte, per alcuni, c'è addirittura il bisogno di aggrapparsi a questi pensieri positivi, fa bene alla psiche e non sempre è sbagliato - soprattutto per quante brutte notizie circolano intorno a noi.
Ogni cosa ha un suo lato positivo e uno negativo, bisogna imparare a riconoscere entrambi anche se a volte si continua a dar più peso a un lato che all'altro, ma già solo ammettere l'esistenza dell'opposto può equilibrare ed aiutare.
Ed è importante bilanciare per vivere in pace con se stessi e non impazzire.
Le emozioni sono loro per prime un'avventura.
Saperle vivere sempre, qualsiasi sia il sentimento, è un'arte.
Perché un'escursione o una semplice uscita con amici, possono diventare un'avventura?
Perché succede qualcosa che ci procura emozioni forti, quindi quest'ultime sono la base stessa dalla parola "avventura".
Io non ci rinuncerò, e voi?
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