Siamo sempre al centro di un'illusione, ottica o mentale che sia;
ciò non significa che non sia reale, ma siamo umani, "limitati" e prima di cercare di migliorare dovremmo imparare ad accettarlo per poi sorprenderci di essere cresciuti in ciò che desideravamo.
Aspettative, apparenze, punti di vista non rispecchiano la realtà ma il più delle volte è ciò che vogliamo e decidiamo di vedere.
A volte si arriva ad un punto in cui due persone, per quanto legate da sentimenti, forti e reali, puri e positivi, queste due non riescono a comunicare con chiarezza e quando parlano tra loro sembra che siano separati da teche spessissime di vetro infrangibile;
l'una insiste su una cosa e l'altra su tutt'altro.
E' una cosa naturale siamo esseri umani e le svariate cause che provocano un momento del genere non devono spaventarci.
Sì, è umanamente possibile superarlo, solo a volte c'è bisogno di tempo, tempo che permetta ad entrambe le parti di capire ed essere pronte per superare l'ostacolo e andare avanti verso un'altro, sia che le strade si riuniscano sia che si separino definitivamente.
Sarebbe molto più facile per me rinnegare la mia fiducia nell'amore,
soffrirei di certo meno perché il momento che io sto vivendo ora..potremmo dire che è proprio una stagione invernale, e la cosa che sento è che per me probabilmente questo inverno sarà lungo anche 3 anni o più...tutto dipenderà da una miriade di dettagli - cause ed effetti.
In un momento che per quanto semplice da definire, in realtà è complicato se si guarda sotto la superficie;
la mancanza di comunicazione e quindi di comprensione, le omissioni di dettagli e una tendenza ad essere impostato negativamente verso l'altro per delle ferite ancora aperte e non risolte da entrambe le parti hanno creato nelle nostre menti una visione dell'altro poco realistica ed i nostri caratteri hanno complicato un po' le cose oltre la lontananza e qualche difficoltà nei mezzi di comunicazione.
Ma la voglia di risolvere infondo è sempre rimasta, nonostante tutto c'era sempre una sorta di tira e molla di fondo, difficile da comprendere.
Non sempre possiamo essere sicuri al 100% delle motivazioni che hanno spinto un'altra persona a compiere alcuni gesti, almeno non finché non astraiamo da noi stessi per quanto sia umanamente possibile.
Infatti, una delle volte in cui ebbi la sciagurata idea di provare a spiegare il mio punto di vista - forse ero troppo coinvolta per farlo bene, usai termini poco pacati o comunque il concetto che voleva essere solo un dato di fatto e non un'accusa, ferii ulteriormente Il Mio Giardiniere - lui si offese consciamente o non, e il mio tentativo fallì miseramente perché non riuscivo a spiegarmi e lui non ascoltava come pure non riusciva ad esprimersi chiaramente ed io non lo ascoltavo abbastanza attentamente.
Eravamo e siamo così feriti e nonostante ci fossimo perdonati non avevamo affrontato più le questioni, e queste sono ristagnate senza soluzione.
Sta di fatto che poi lui si convinse che io non mi feci più sentire per la discussione come una bambina capricciosa, questa era la falsa immagine di me di cui si era convinto.
Mentre ricordo benissimo che parlando con la mia amica K espressi la voglia di sentirlo, nonostante la punizione che da sola mi infliggevo perché sentivo che dovevo lasciare scorrere del tempo e parlare non portava a molto; era l'ultima carta da giocare, l'ultimo tentativo di soluzione: gli altri erano falliti.
Certe cose io non le avrei potute spiegare, devono essere comprese dalla persona senza il mio aiuto, io dal mio canto ho dovuto capire le mie in solitudine e chissà ancora quanto devo comprendere.
Ma di certo non sono una santa, anch'io ho i miei momenti di caduta, di sconforto e bisogno di sfogarmi, ho solo compreso che così era giusto (non per questo meno doloroso) e doveva essere fatto se volevo risolvere i problemi e calmare le acque:
quando conosci l'amore da giovane e non hai le possibilità di ribaltare la tua situazione per starci vicino, però si inizia a vivere l'uno per l'altra troppo precocemente - prima ancora di finire di crescere soprattutto caratterialmente e spiritualmente - si dimentica e annulla la propria vita per l'altro. Ma effettivamente è un crescere insieme da lontani...come vivere due vite contemporaneamente: prima o poi queste si devono scontrare e il danno che crea la collisione dipende da molte cose nel mio caso è stata una bomba atomica, infatti non ci siamo ancora ripresi.
Eccomi qui per auto-supportarmi, e per aiutarmi a risalire nel momento in cui sto per cedere perché è più semplice credere che fosse stata un'illusione e voltare pagina piuttosto che ammettere che era tutto vero e ci sono solo delle complicazioni da superare che sono ciò che spaventa di più la mente umana.
Esse sembrano così assurde, delle imprese impossibili...le favole, i miti e le leggende - tolti i ricami - hanno una base, che a parer mio rimane sempre contemporanea.
Se vi sembrerò poco umana dato che cercherò di non sfogarmi nelle lande del mio blog non spaventatevi,
sarà perché mi sono già sfogata altrove con i miei amici o in solitudine.
Non sono una martire, né una buona Samaritana e non credo nel concetto cristiano di porgere la seconda guancia; soprattutto non ho intenzione di sembrarlo:
tutto ciò che scrivo è in parte anche colpa mia, ne sono conscia e dunque mi perdonerete se da qui in poi capiterà che lo dia per scontato oppure eviterò (se nelle mie possibilità) le lamentele.
Sono qui per trovare la mia forza, sperando di darla a voi se ne avrete bisogno.
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