dolceamaro è il tuo veleno, che
nelle vene mie scorre per gioco.
Il gelo vorace nelle ossa si diffonde
lacera la mia carne che non sente più dolore;
mai abbastanza farà male
per rammentarmi che vivo.
Portami nel tuo regno ove
c'è solo oscurità e tutto tace.
Un corvo gracchia. Il tempo scorre.
Ti avvicini a me nella mia impazienza.
Ti sento in questa maledizione,
ormai siamo amiche da tempo.
Ancora non ti manifesti: sadica.
Continui a girarmi intorno, portando
via con te altre vite ma non la mia.
Giovani e piene di speranze.
Abile ammaliatrice, come pedine
ci usi, sudditi impotenti davanti a te.
Ma so che arriverà il giorno in cui
mi accoglierai nella tua corte sontuosa.
Regina del tempo fermo e del buio.
Così a braccia aperte distesa sul
pavimento della mia vita, solo
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